Marcarà 18 luglio 2009

Il Padre Ugo, mi ha chiesto di raccontare la storia di questa avventura Oratoriana tra Guide e Rifugi Andini, una storia che per me ha iniziato con un invito del Padre Ugo per incaricarci con Marina, mia moglie della casa di Marcarà.

Siamo venuti in Perù nel 1997.

Sempre mi ha appassionato la montagna.

Avevo nel cuore gli insegnamenti di Battistino Bonali, un amico caduto durante la ripetizione della Via Casarotto al Huascaran.

Venivo con un marcato ricordo, un affetto che sempre mi ha accompagnato in questi anni.

Che coincidenza oggi ricordare  Battistino e Renato Casarotto !

Sentivo che qui si poteva intraprendere un lavoro educativo con i giovani campesinos, per orientarli alla montagna.

Oggi mi sento orgoglioso dell’impegno che con Marina abbiamo portato avanti con sacrifici e fedeltà al cammino che Padre Ugo ci ha tracciato passo dopo passo.

Con Padre Ugo abbiamo sognato questa avventura, inventando ogni giorno la forma di andare avanti, nella formazione dei giovani, cercando di valorizzare alcuni aspetti anche nel mezzo di turisti che sempre arrivano con i loro obiettivi andinistici sublimi, ma chissà, con gli occhi puntati alle vette e non tanto alle vallate scoscese di queste montagne dove ai loro piedi vivono uomini semplici e umili, che lavorano duramente per guadagnarsi il pane di ogni giorno e a volte non ce la fanno.

Per formare Guide di Montagna abbiamo dovuto allearci con esperti alpinisti che mossi dallo spirito altruistico hanno contagiato i nostri giovani alla professione di Guide.

La formazione delle GUIDE don Bosco è stata indirizzata soprattutto all’anima dei giovani, così non ci siamo accontentati della sola formazione tecnica e professionale, ma abbiamo voluto trasmettere un messaggio di Carità.

L’Operazione Mato Grosso è proprio un cammino dove si impara ad amare attraverso gesti semplici e concreti, dove si lavora più che parlare, dove il sacrificio è importante, dove il servizio agli altri è parte dell’impegno di ogni giorno.

Come Volontari OMG non riceviamo nessun compenso.

Essere GUIDE di Montagna non vuoi dire solo saper scalare o sfidare pareti impossibili; è anche orientare le persone, regalare tempo nel momento del bisogno, aiutare nel dolore e nella solitudine, è sacrificarsi per chi è in pericolo, ascoltare e consolare.

Desidero parlare dei RIFUGI che sono stati costruiti grazie alla passione e impegno da parte di migliaia di giovani dell’Oratorio Don Bosco.

Oggi sono icone concrete del lavoro di Carità.

Tutti sanno che il guadagno è destinato per la costruzione delle case per i Poveri, i più necessitati.

In questi anni abbiamo potuto scoprire e apprezzare molte qualità umane e di abilità tra i figli di questa terra.

È vero che l’amicizia in montagna è più forte di qualsiasi altro valore: la condivisione inizia con il sacrificio e la sobrietà di una vita austera.

L’avventura dei Rifugi che tutti ora apprezzano, è stato un largo cammino con storie di eroicità: la forza di molti giovani ha potuto muovere montagne!

Oggi si continua con questo bellissimo sogno, giacchè con il lavoro gratuito della gestione dei Catechisti e Oratoriani che si turnano ogni settimana si possono destinare gli introiti dei RIFUGI per la costruzione delle case delle famiglie più indigenti. (sono più di 2000 case fino ad oggi costruite per le famiglie più povere e sofferenti)

E’ una sofferenza ascoltare che a volte non si vuole capire il valore educativo e caritativo di questa forma di aiuto.

Molti guardano al turismo come una fonte di denaro e di ricchezza, mentre per noi continua ad essere una sfida educativa con i giovani.

Formare i ragazzi alla professione di GUIDE inculcando valori cristiani concreti è stata la nostra missione durante questi anni.

Queste sono le basi su cui i giovani qui presenti desiderano condurre il Centro Andinismo Renato Casarotto.

Questo CENTRO è il frutto del lavoro educativo, professionale e tecnico di questi anni: un’avventura che oggi inizia a camminare con le proprie gambe.

Dipende da questi giovani portare avanti il testimone che consegniamo nelle loro mani con il CENTRO Andinismo Renato Casarotto.

Noi glielo consegniamo fiduciosi.

Di fronte a questo lavoro mi fermo e penso:

Dov'è l'anima di tutto questo?

Non si tratta solo di apprezzarne un'opera esteriore, anche altri la possono costruire, per noi è fondamentale l'anima nella formazione giovanile, attraverso il rispetto della natura molto bella di queste valli e il rispetto della gente che vive in questi luoghi, per ricordare che la cosa più importante non è il DENARO, ma le persone ed in particolare i POVERI ..  prediletti da DIO.

Forgiare giovani RESPOSABILI e MATURI secondo questi VALORI regalando speranza per il futuro è stato l'impegno che abbiamo portato avanti in questi anni, cercando di vivere nella Escuela de Guias come in una famiglia dove la signora Marina (mia moglie) è stata per ognuno una mamma amorevole e attenta.

Giancarlo Sardini