Passaggio di testimone

 

Ho insegnato loro a correre sulle montagne e qualcuno ha imparato davvero bene. Sono nati a 3000 metri e in quota, quando si impegnano, vanno forte. Sono le giovani guide dell’Escuela Don  Bosco en los Andes di Marcarà voluta fortemente da Padre Ugo de Censi fondatore dell’Operazione Mato Grosso. I primi ragazzi hanno iniziato i corsi nel 2000: attualmente 7 di loro sono guide, 5 aspiranti e una decina portatori.

Felipe Paulino, taciturno ma con le idee chiare, inizia concatenando tre salite sulle  montagne del vallone dell’Ishinca: Tocllarraju (6032 m), Ishinca (5530 m), Urus (5420 m) in poco meno di 14 ore.

Poi Jaime Ramires stupisce tutti sull’Aconcagua. Il suo coraggio l’ha premiato, è salito e sceso da Horcones alla Cima dell’Aconcagua  in 14 ore e 59 minuti, sono 80 km e 8000 metri di dislivello. Lo accompagna da Plaza de mulas Cesar Rosales e ci prende gusto. Nel 2008 una piccola spedizione parte da Marcarà con l’intenzione di provare a salire il Chimborazo, la montagna più alta dell’Ecuador, nel minor tempo possibile. In 2 ore e 38 minuti Cesar sale e scende dal rifugio Carrel alla vetta.

Nel 2009 continua l’esplorazione sportiva in Bolivia. Il 3 ottobre la squadra dell’Escuela Don Bosco stabilisce con Cesar un nuovo record di velocità sulla montagna più frequentata della Cordillera Real, il Huayna Potosì 6088 metri.

Cesar Rosales 26 anni, guida UIAGM è cresciuto nell’Escuela di Marcarà. Con Miguel Martinez, Enrico Rosso e Fabrizio Manoni nel 2003 apre una via nuova sulla cresta nord est del Nevado Copa 6188 metri, la montagna di casa che sovrasta la missione di Marcarà. È la prima volta che è protagonista di un’impresa, prima ne ha solo sempre sentito parlare.

Normalmente, per compiere l’ascensione del Huayna Potosì, gli andinisti impiegano due giorni. La corsa è stata omologata dalla Federazione Boliviana di Sci e Andinismo e dal Club Andino Boliviano. Questa nuova avventura è iniziata in Perú il 22 di settembre dalla città di Lima. Un  gruppo composto da Valerio Bertoglio, Giancarlo Sardini, Padre Antonio Zavatarelli, Cesar Rosales, Fredy Cruz, Moises Del Rio, Edoardo Laguna e Daniele Rosa ha viaggiato in bus fino a La Paz in Bolivia dove sono stati accolti dai volontari OMG che operano nelle missioni boliviane.

Dopo una prima ricognizione alla vetta si è organizzata la corsa dividendo il gruppo  lungo il percorso.

Il giorno 3 ottobre, con tempo splendido, Cesar Rosales è partito dal Rifugio Huayna Potosì 4750 m,  dove termina la strada carrozzabile, alle 5 del mattino; è arrivato al bivacco 5290 m alle 5.33, in vetta alle 6.42. Ridisceso al Rifugio ha fermato il cronometro con un tempo complessivo di 2 ore 21 minuti e 44 secondi.  Il record precedente, di circa otto ore, era nientemeno che di Walter Bonatti ma sono passati quasi quarant’anni: adesso al pit-stop in meno di due minuti si cambiano le scarpe e mettono i ramponi.

Sto passando il testimone, sono cosciente che per alcuni anni, sulle Alpi, l’intuizione di coniugare atletica e alpinismo ha dato impulso a un modo nuovo di intendere la montagna. La velocità come superamento dei propri limiti, come dimensione del salire.  Non che fosse del tutto nuova, molti grandi alpinisti hanno portato a termine salite di tutto rispetto in velocità. Ma c’è un tempo per tutto: un tempo per correre e un tempo per insegnare a correre. In Perú, in Argentina, in Bolivia è accaduto questo: con soddisfazione ho colto l’interesse di questi ragazzi forti e il loro desiderio di cimentarsi con la dimensione atletica dell’alpinismo. Dotati di talento, abituati a faticare per vivere hanno presto imparato la necessaria continuità degli allenamenti. Le prestazioni atletiche del gruppo di Marcarà sulle montagne del SudAmerica è anche un’espansione del loro ambito di lavoro di guide di alta montagna, atleti ma anche e soprattutto giovani uomini che si affacciano ad una vita migliore di quella dei loro padri.                                                            

                                                                              Valerio Bertoglio

Cesar Rosales di corsa a 6000 metri sul Huayna Potosì nel 2009         2h 21'44.                      foto Padre Antonio Zavatarelli

 

Valerio Bertoglio di corsa a 4000 metri sul Gran Paradiso nel 1991      2h 32'06"                    foto Luciano Ramires

 

     

Valerio Bertoglio e Cesar Rosales con sullo sfondo il Sajama (Bolivia 2009)            8/10/2009       foto Padre Antonio Zavatarelli